Gli “influencer” questi conosciuti. Si, perchè ormai sono personaggi ben noti, che attraverso i canali social, volente o nolente, esistono nelle nostre vite. Nella quotidianità.

Ed esistono perchè da sempre, non da oggi, il fenomeno che ci porta a voler imitare chi consideriamo attendibili, o punti di riferimento, ci condiziona.

Il processo di ” imitazione” che ci porta ad acquistare l’oggetto che gli “influencer” pubblicizzano dalle pagine dei loro canali, fa parte del nostro sistema neuronale. Non dobbiamo sottovalutare questo aspetto, nè tantomeno sentirsi ” catturati” e quindi meno intelligenti.

La risposta,  studiata da diversi anni dagli esperti di marketing, sta tutta nei cosiddetti neuroni specchio, i responsabili che ci fanno imitare gli altri.

Si parla oggi di Influencer, ma già dai tempi di Carosello ( lo ricordate?) le pubblicità si avvalevano di personaggi noti.

Perchè? Perchè esiste il processo di imitazione.

Immedesimarsi in un altro essere vivente, che magari ammiriamo per la sua bellezza, eleganza, che rappresenta quel mondo a cui vorremmo tanto appartenere, o che possiede ciò che vorremo avere, fa parte di questo processo.

Sono i neuroni, i responsabili. Anche quando affermiamo di non venir mai coinvolti nelle scelte da operazioni di marketing. E magari ci sentiamo ben lontani dal coinvolgimento emotivo di quella marce famosa.

Consciamente, lo diciamo, ma inconsciamente siamo tutti, e dico tutti, manipolabili nelle nostre scelte.

Ma non dobbiamo, per questo, sentirsi preda di qualcosa. E’ solo normalità.

Basta avere la consapevolezza che ciò accade per natura umana. E non solo.

Anche nel mondo animale, si tende ad imitare gli altri.

Dai Vip di Carosello, siamo passati a personaggi più comuni. Diciamo più vicini a noi mortali.

Questo perchè ” serve” a raggiungere masse di persone che in quel target si possano meglio identificare.

E quindi, ecco noti ” influencer” che mettono la propria vita 24h ( ma ovviamente quella parte di vita che decidono e che fa comodo al marketing) in continua evidenza. Loro, i figli, i loro animali.

La loro vita ( apparentemente) in vista. Lasciandoci credere di far parte anche noi, della loro vita. Giusto quel che basta per imitarli.

Qual’è il processo che lega noi a loro?

I neuroni specchio. Sono coloro che  inviano segnali al nostro sistema limbico, la regione delle emozioni nel nostro cervello. Sì, proprio l’area che ci mette in sintonia con i sentimenti e le risposte degli altri.

L’idea di indossare quell’oggetto, o quell’abito, ci rende più simili a colei/ colui che lo pubblicizza.

E magari ci fa sentire anche più attraenti, più sicuri, più vicini al loro successo.

” SE MI VESTO COME LORO, SONO COME LORO” 

Non si acquista un abito, o altro, si compra un’immagine, un atteggiamento, o entrambi.

I neuroni specchio sono abili nel aggirare il pensiero razionale ed imitare ciò che che si trovano di fronte.

In psicologia, sappiamo bene come funzionano. Sarebbe interessante mettere in pratica quanto detto, magari ponendosi ogni volta la stessa domanda:

“Quanto vengo condizionato anche solo dal vedere in continuazione un certo prodotto perché diventi più desiderabile? E quanto sale il desiderio di acquistarlo, attraverso immagini accattivanti, volti sorridenti ( che da studi risulta aiutare molto il marketing!) ?”

Quante volte, al vedere scartare un cioccolatino, si viene presi dalla voglia di farlo pure noi, riuscendo persino a sentirne il suo sapore ancor prima di mangiarlo ?

E’ emozione. E le emozioni agiscono molto profondamente. Ed esistono anche le emozioni ” sociali”.

Quando decidiamo un acquisto in base a quanto può contribuire al nostro status sociale, è l’emozione ad avere il sopravvento.

Tutto il mondo della moda, della cosmetica, ma possiamo dire di ogni oggetto in generale, è subordinato alle emozioni sociali. Oggi, grazie ai social, alle dirette ed alla percezione di far parte della vita di quella tale persona famosa, che naturalmente usa questi mezzi pro domo suo, ancor di più siamo portati ad imitarli, ed a adeguarsi il più possibile ad essi, attraverso lo stesso loro modo di agire e vestire, mangiare. Comportarsi come loro, ci dà l’illusione di poter migliorare il nostro status sociale.