Cara Autostima, ti scrivo…

Cara Autostima, ti scrivo…si, perchè ho bisogno di guardare in faccia quel dolore, soprattutto se causato gratuitamente. Perchè mi logora nel profondo fino a consumarmi.

Devo imparare a non sguazzare in quel dolore. Perchè si, lo fai spesso anche tu, tu che mi leggi, e lo facciamo ogni volta che ci aspettiamo qualcosa da qualcuno, che  poi non riceviamo.

Ed ogni volta che ci sopravvalutiamo o ci sottovalutiamo. Che permettiamo di farci del male e non solo una volta, ma anche per una seconda, terza, quarta…

E allora scriviamo alla nostra Autostima, nero su bianco, al nostro carnefice, anche se il vero scrittore sei tu che soffri, resisti e annaspi. E talvolta cadi, ma poi ti rialzi.

Perchè : “scrivere una lettera e poi bruciarla è un atto psicomagico che esercita grande potere riparatorio sull’inconscio” diceva  A. Jodorowsky.

Perchè scrivere fa bene, e libera il nostro dolore. La nostra anima ferita. Chi si occupa di psicoterapia sa.

Cosa scriveresti a chi ti ha ferito?

Per esempio potresti iniziare con il dire : “Non cerco vendetta. Anche se ne avrei tutti i motivi. Il sentirmi sdegnata ed emotivamente devastata, deve cessare, e devo andare avanti, voltare pagina.  Mi guardo allo specchio,  e mi amo, perchè intravedo di nuovo la mia luce, quella luce che, a causa tua avevo un pò perso.

Eccomi qui, nuda. Con le mie ferite.

A lungo ho permesso al dolore di respirarmi accanto, di sedersi alla mia tavola. Ed è lo stesso dolore che si è insinuato silenzioso dietro a ogni mio pensiero, in ogni mia emozione, ogni mia azione. Non devo dimenticarlo, anzi!

Ma di colpo, all’istante, sei diventato per me, estraneo. Beh non importa, non mi interessa capire il perchè di tanta crudeltà. Non voglio cadere nel rancore, perchè fa solo male.

Ti scrivo perchè basta. Ora sono pronta ad affrontarti, con le mie paure e debolezze, ed a stare faccia a faccia con chi offende l’amore per me stessa.

Cara la mia autotistima, è tempo di accettare il mio carattere, la mia personalità, ed il mio essere talvolta fragile e sognatore.

Con tutti i limiti, e chi non li ha? Ma tu non permetterti mai più di amplificarli o inventarne di nuovi solo per sminuirmi, o per insinuarmi dubbi sul mio valore.

Bene tu sappia che finalmente ho riscoperto la gioia di vivere, di amarmi, non in funzione tua ma di ciò che desidero IO.

E scriverti, oggi, è l’inizio di un grande atto di amor proprio.  Dopo un amore sbagliato per te,  ho dato alla luce l’amore per me”.

Firmato:

Un’altra me.